di Lorenzo Parolin[L8/765]
Ritornello. Come si è già detto, chi davvero voglia sconfiggere il male deve lavorare sulle radici (sulle cause). Serve a poco tagliare i rami e bastonare i frutti , cioè agire sugli effetti.
Lo sai perché, pur sentendoci sotto attacco, non vediamo alcun bersaglio vitale contro cui puntare le nostre armi difensive? Perché quegli attacchi non provengono dal di fuori, ma dal nostro interno. Il male che produce tutti i danni che vediamo ha le sue radici dentro di noi. Dunque, agire sui rami e sui frutti propri e altrui ha un effetto temporaneo, perché essi ricrescono; l’ideale è agire sulle proprie radici selvatiche e stimolare il nostro prossimo ad agire sulle sue: rami e frutti malvagi spariranno velocemente. Smettiamola dunque di coltivare i vizi capitali (superbia, avarizia, lussuria …) e di disubbidire ai Dieci Comandamenti (ricordati di santificare le feste, non desiderare la donna degli altri…), ne va della nostra felicità personale e della serenità sociale generale. Qualcuno per favore dica ad Holland, a Renzi, a Putin, ad Obama, alla Merkel, a Draghi, ad “orsi” a “tigri” e a “sciacalli” che tutto il loro agitarsi è inconcludente, se non peggiorativo. Essi sono solo dei gran presuntuosi! Se davvero vogliono incidere sull’ISIS, vincere la crisi e promuovere un po’ di pace devono orientare il loro cuore e quello dei popoli al messaggio cristiano. Ciò però richiederebbe dignità e coraggio. È del tutto evidente che il mondo ha girato le spalle a Dio e che cerca di risolvere tutti i problemi facendo superbamente il contrario di ciò che è scritto nel manuale uso e manutenzione dell’umanità stilato da Dio stesso nel Sinai. Ogni uomo riconosca dunque di essere dipendente dal Creatore, chieda umilmente perdono per le azioni peccaminose, maliziose o insensate commesse e si rimetta sulla retta via. Inoltre, preghi Dio affinché tocchi il cuore dei potenti (sempre prepotenti), altrimenti i deboli l’avranno persa ogni volta. Appena puoi getta il tuo sassolino buono nello Stagno: l’onda si propagherà.
Ritornello. Come si è già detto, chi davvero voglia sconfiggere il male deve lavorare sulle radici (sulle cause). Benché la malvagità gridi vendetta, serve a poco tagliare i rami e bastonare i frutti, cioè agire sugli effetti: essi si riformano facilmente.
Sono rami diabolici e frutti velenosi il terrorismo, la malavita, la drogheria, la corruzione, l’immigrazione clandestina, la crisi economica, i cambiamenti climatici, le banche, i partiti politici, il mercato, la concorrenza, la democrazia, l’inflazione programmata ecc. Combattendo frontalmente questi mostri non si fa che legittimare la crescita di altri mostri demoniaci che prosperano grazie al sangue che versano; così, i mostri vincenti, che dovranno a loro volta essere combattuti, si nutrono del sangue dei mostri perdenti, ossia, il male si nutre del proprio sangue. Si tratta di macchine da guerra che creano esse stesse le guerre di cui hanno bisogno per esistere. Per questa via non c’è soluzione, bisogna agire sulle radici. E quali sono queste radici infestanti, insane, malvagie? Non sorridere! Sono radici i centimetri quadrati di gambe scoperte, le labbra e i seni al silicone, la civetteria… gli aborti procurati, l’omosessualità esercitata, l’eterosessualità ostentata, la pornografia… il lavoro domenicale, l’inquinamento, l’egoismo… la moneta stampata senza garanzie reali alle spalle, il prestito ad interesse, il concetto di responsabilità limitata, di competizione… (per approfondire vedi il libro “Economia Immorale”). Come avrai capito, il mondo intero è in avanzato stato di putrefazione; c’è bisogno di una sua profonda purificazione ed in particolare della ricristianizzazione dell’Occidente. Se il mondo non si piegherà ai valori dello spirito, si spezzerà.
[rif. www.lorenzoparolin.it L8/765]